Damien Chazelle a Roma per presentare il suo Babylon, film controcorrente su Hollywood

Il premio Oscar Damien Chazelle ha presentato a Roma il suo ultimo film “Babylon”, nelle sale dal 19 Gennaio giorno del suo compleanno. Un lunedì intenso che lo ha visto prima protagonista della conferenza stampa nello splendido Hotel de la Ville a Roma, poi al Cinema Troisi dove ha incontrato il pubblico.

Ambientato nella Hollywood degli anni ’20, Babylon racconta, ambizioni eccessi oltraggiosi ascesa e caduta di molti personaggi in un’epoca fatta di sfrenata decadenza e depravazione. Protagonisti della pellicola, Brad Pitt, Margot Robbie e Diego Calva, al cui fianco troviamo Jovan Adepo, Li Jun Li e Jean Smart, Tobey Maguire, Olivia Hamilton, Lukas Haas e Olivia Wilde.

Un film che va controcorrente, che vuole mostrare cosa ci fosse sotto la superficie di quel mondo patinato che è Hollywood.

“Volevo mostrare quello che Hollywood è fin troppo brava a nascondere, lo sporco nascosto sotto il tappeto. Il cinema non godeva di alcun rispetto all’apoca, era considerato triviale, pornografico. Per questo volevo che nel mio film ci fosse qualcosa di volgare, di sporco. Il titolo stesso suggerisce qualcosa che nasce dal peccato, dal vizio.”

Damien Chazelle – regista

Una Hollywood che oggi non esiste più, che ha perso quella libertà che la caratterizzava, lasciando spazio alla paura, al conformismo e al moralismo puritano.

“Quello che è andato perduto è la libertà, ma è anche naturale perché era esercitata nei primissimi giorni e lo vediamo nei film muti, raccontati e rappresentati in questo film. Abbiamo molto da imparare da quella Hollywood. Come artisti dovremmo rivendicare la libertà e opporci a tutto questo. Ho iniziato a scrivere il film 15 anni fa e da allora Hollywood è molto cambiata, non in meglio. La libertà dei primissimi giorni, quando tutto era completamente nuovo, deve esserci di ispirazione.”

Damien Chazelle – regista

Tuttavia Chazelle ha avuto la possibilità di fare il film che desidera, come voleva lui; condizione necessaria e senza la quale non avrebbe mai accettato di farlo. Merito della Paramount che ha accettato il rischio, ma anche dei premi vinti. Due Golden Globes e un Oscar (Miglior Regia per La La Land); premio quest’ultimo che lo ha consacrato come più giovane regista nella storia degli Academy a vincere la statuetta. Premi che non lo hanno cambiato, come ha raccontato durante la conferenza stampa. “Credo però che se non li avessi vinti gli Studios non mi avrebbero mai fatto fare ‘Babylon.”

Chazelle è consapevole di aver realizzato un film che va controcorrente, snobbato nella notte dei Golden Globes 2023; ma quello che si augura, è che la pellicola riesca a fare rumore e a suscitare un dibattito.

“Quello che volevo fare era realizzare un film controcorrente. Mi rendo conto che è uno shock, ma era importante che si facesse un film che andasse a scavare nel profondo, perché oggi si mostra sempre la patina superficiale quando si parla degli esordi di Hollywood,  per questo ci ho messo tanto per realizzarlo. Spero che il film venga accolto a prescindere dal grado di piacimento e che possa suscitare dibattito e discussione. Voglio che faccia rumore. ”

Damien Chazelle – regista

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