È Lorenzo Tomio a firmare le musiche di Dampyr, il primo film dell’Universo Cinematografico Bonelli diretto da Riccardo Chemello. Un nome non nuovo alle colonne sonore quello di Tomio, già autore delle musiche di Punta Sacra, Piuma e del più recente Tutto Chiede Salvezza.
Eppure, il suo approdo nel mondo di Dampyr si deve ad una scelta precisa del music supervisor Giovanni Guardi, che è andato alla ricerca esplicita di compositori giovani e ispirati. E così, Tomio firma 90 minuti di musica originale, a cui si aggiungono due brani di repertorio: una canzone di Lou Reed e una degli An Emotional Fish. «L’occasione è arrivata con una telefonata di Giovanni Guardi – dice infatti Tomio in un’intervista pubblicata sul sito di Bonelli Editore – che mi propose di fare i provini tre mesi prima dell’inizio delle riprese, credo fosse luglio 2019».
Se Dampyr apre la strada – per la prima volta in Italia – ai cinecomic di respiro internazionale, il lavoro di Lorenzo Tomio è altrettanto audace. Ventuno tracce totali, per un’ora di musica, che hanno richiesto due anni di lavoro. «La scrittura – dice il compositore – è cominciata con un poderoso lavoro sui temi e sulle scene d’azione, ma una larga parte dell’amalgama è stata affidata alla ricerca timbrica e sonora, un chiodo fisso in tutti i miei lavori. Ho cercato di fondere l’elettronica con l’animo più gotico e dark di un’orchestra compresa di coro, grazie anche al lavoro di Daniele De Virgilio, e alle molte percussioni».
La scelta del compositore è di fatto ricaduta su un’ampia compagine orchestrale, affiancata da quaranta coristi e molti solisti. Tra questi il flauto basso, il violoncello, una voce bianca, il pianoforte, la chitarra elettrica e molti altri. Il tutto supportato da un’elettronica sempre presente, ma mai sovrastante.
«Sulle percussioni ho avuto un’attenzione particolare, registrando tantissimi suoni originali ancor prima di cominciare la scrittura, così da costruire una sorta di inedito vocabolario di partenza. Inoltre ho coinvolto una squadra di collaboratori di grande livello, come Francesco Donadello, fonico di mix (Chernobyl di Hildur Guðnadóttir), o Anthony Weeden, orchestratore gigantesco che ha lavorato ad Arrival e Sicario di Jóhann Jóhannsson, uno dei compositori che più ammiro».
Il disco è disponibile anche in vinile.