Il 12 gennaio arriva in 450 sale cinematografiche ‘Grazie Ragazzi’ film diretto da Riccardo Milani, che vede nel cast Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini, Andrea Lattanzi e Fabrizio Bentivoglio.
Tratto dal film “Un triomphe” scritto da Emmanuel Courcol e Thierry de Carbonnières e liberamente ispirato alla vera storia di Jan Jonson avvenuta in Svezia nel 1985, racconta la capacità del teatro di dare un’opportunità, di quanto la cultura sia importante.
“Quella di “Grazie ragazzi” è una storia vera avvenuta in Svezia a metà degli anni ’80. La visione del film francese che l’ha raccontata è stata l’occasione per adattare la vicenda alle nostre carceri con il filtro della commedia così da arrivare a un pubblico più largo. Un film che racconta la capacità del teatro di dare un’opportunità, di scavare nell’animo umano di chi assiste, ma anche, e in questo caso soprattutto, di chi si mette in gioco recitando su un palcoscenico. È per questo che, inevitabilmente, “Grazie ragazzi” è anche un film sul mestiere dell’attore che rimane per me affascinante e misterioso. Un film su quanto l’arte possa diventare in un carcere elemento di “libertà” e soprattutto di “possibilità”.”
Riccardo Milani – regista
Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso disoccupato, accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e collega, assai più smaliziato di lui, come insegnante di un laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario. All’inizio titubante, scopre del talento nell’ improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la passione e la voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice del carcere a valicare le mura della prigione e mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero palcoscenico teatrale. Giorno dopo giorno i detenuti si arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare scoprendo il potere liberatorio dell’arte e la sua capacità di dare uno scopo e una speranza oltre l’attesa. Così quando arriva il definitivo via libera, inizia un tour trionfale.
“Il mio personaggio mi ha sorpreso, e mi ha fatto ricordare i miei inizi. Sono arrivato al teatro per caso a 22-23 anni. Sono salito sul palco e ho cominciato a godere di questo, perché il teatro mi stava educando. Antonio Cerami, il mio personaggio, mi ha fatto ricordare i miei trascorsi i miei inizi”
Antonio Albanese -regista
Un film che parla di teatro molto spesso è difficile da realizzare. Rendere la magia di un palcoscenico è complicato, ma qui Milani riesce nell’impresa merito anche dello straordinario cast e della disponibilità messa in campo da attori come Albanese e Bentivoglio, che nel film ricopre il ruolo di un attore e regista direttore di un teatro.
“Michele, il mio personaggio, è pieno di se ma ha un amico a cui tiene e che non ha avuto la sua stessa fortuna e quando ci riesce ne gode. È molto più vero di quella retorica di cui si racconta, in cui si dipingono gli attori come invidiosi gli uni degli altri e incapaci di gioire dei successi altrui.”
Fabrizio Bentivoglio – attore
Un film in cui quello dell’attore viene riconosciuto come un mestiere a tutti gli effetti.
“Stare sul set con Antonio Albanese è stata una delle cose più belle che ho vissuto. La sua generosità nei nostri confronti è stata disarmante. Una generosità che solo i grandissimi attori come lui e Fabrizio Bentivoglio, sanno dare. “Grazie ragazzi” è un film sugli ultimi, su quelli di cui ci si ricorda solo quando c’è un’evasione o qualcuno si toglie la vita. Invece bisognerebbe parlarne sempre. Inoltre è un film che mette insieme teatro e cinema ed è una cosa che cerco di fare da 25 anni; parlare di teatro al cinema è difficile. Il teatro ha un potere salvifico, ed è vergognoso che ci si svegli solo in alcune occasioni.
Vinicio Marchioni – attore
‘Grazie ragazzi’ è stato girato nelle carceri di Rebibbia e Velletri, mentre la tournée intrapresa dalla compagnia di detenuti ha girato l’Italia veramente.
“Abbiamo realizzato una tournée vera e propria. Giravamo nel blindato con loro, abbiamo visto tanti teatri, compresi i più blasonati, in condizioni di grande difficoltà. Era il 2021 e molti erano un po’ abbandonati, in attesa di ricominciare… a volte ci siamo trovati proprio a sistemarli noi… è stato un peso emotivo forte. Era come se gli ridessimo vita.”
Riccardo Milani – regista