L’Ombra di Caravaggio, Michele Placido: «Un rivoluzionario che scelse la strada più difficile»

Arriva in sala il 3 novembre L’Ombra di Caravaggio, il film di Michele Placido presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022. Un cast stellare e internazionale – Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert e Micaela Ramazzotti per citarne alcuni – per dar vita all’intricata e avventurosa esistenza di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, già una popstar al suo tempo.

«Caravaggio è un pittore conosciuto in tutto il mondo, ovunque. – ha commentato Michele Placido sul red carpet – Tanto è vero che il film è una co-produzione internazionale. I francesi amano il nostro Caravaggio, anche se gli cambiano il nome. Lo chiamano Caravage. Ma lui è stato un qualcosa di straordinario. È venuto a Roma e ha scelto la strada più difficile, quella di rivoluzionare la pittura. Visto però che era molto mistico ha scelto gli umili, gli umiliati».

L’Ombra di Caravaggio è una pellicola che Placido aveva nel cassetto da un po’. «È quella la grande emozione. – ci dice infatti il regista – Perché dopo tanti sacrifici, abbiamo portato alla luce un pittore che ancora oggi ci parla dell’uomo. E che sceglie prostitute e ladri proprio come Pasolini».

L’Ombra di Caravaggio, Isabelle Huppert e Micaela Ramazzotti sul red carpet

Qual è l’eredità più grande lasciataci da Caravaggio? Secondo la Huppert, ovviamente, «i suoi quadri».

«Ci ha lasciato la sua pittura il suo genio. – continua l’attrice – Guardiamo un suo quadro e siamo trasportati dalla bellezza dei dipinti e dal loro mistero. Lui aveva questo modo di lavorare sull’ombra e la luce. Un po’ come l’umanità, che ha periodi d’ombra e periodi di luce».

Infine, la Ramazzotti ci confessa che lavorare a questo film le ha lasciato «molta intensità».

«È stata un’esperienza importante. Michele è un regista che ammiro molto – commenta – Lo sguardo di Michele verso l’umanità e verso noi attori è fantastico. È un’anima punk romantica».

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