Lorenzo Zurzolo: «Ora le storie delle nuove generazioni hanno una voce»

Ill protagonista della seconda serata Primi PassiScena è stato Lorenzo Zurzolo, intervistato dal giornalista Franco Montini. Giovanissimo (è nato nel 2000), Lorenzo vanta già una filmografia di tutto rispetto a partire dal primo spot girato insieme a Francesco Totti.

«Ho iniziato a 7 anni con un provino per uno spot con Totti. – racconta Zurzolo – Sono romanista ed ero venuto a sapere di questa pubblicità. Siamo andati io e mia madre per gioco. Ho fatto questa prima cosa ed è stata l’esperienza più bella della mia vita. Uno dei ricordi che ho è che per dire life is now Francesco ha impiegato 35 ciak».

Dopo lo spot, Lorenzo è apparso in alcune fiction televisive prima di approdare al cinema. Il suo debutto su grande schermo avviene nel 2012, nel film di Paolo Genovese Una Famiglia Perfetta. «Tutte le cose che ho fatto dai 7 anni fino al film di Genovese, le ho fatte per divertimento. – precisa l’attore – Ero la mascotte di ogni set. Durante Una Famiglia Perfetta conobbi due insegnanti di teatro e mi sono accorto che era quello che volevo fare per tutta la vita. Oltre a una passione, è diventato poi un lavoro dopo Baby, che è andata benissimo in tutto il mondo».

Insomma, cinema ma anche serie tv e progetti per le piattaforme. «Cerco sempre di far cose diverse, credo sia la cosa più stimolante», dice infatti l’attore a Montini sul palco di Scena. Zurzolo ricorda poi due personaggi che lo hanno inevitabilmente segnato: Sergio Castellitto, conosciuto sul set di Una Famiglia Perfetta, e Gigi Proietti, con cui ha lavorato a Una pallottola nel cuore.

«Ho un ricordo bellissimo di Sergio Castellitto. – ricorda – Mi dava tanti consigli e fare scene con lui era stupendo perché improvvisa molto. All’inizio andavo in confusione, poi ho capito di dover restare nel personaggio: questa cosa mi ha formato molto. E poi Gigi Proietti, di lui ho un ricordo stupendo: era umile e aperto, sempre. A fine set rimaneva a raccontare le barzellette a tutti, era fantastico».

Più recentemente, Zurzolo ha invece preso parte a Prisma («Parla di ragazzi alla ricerca della propria identità. – spiega – Leggendo la sceneggiatura, ho capito che ogni personaggio aveva tante caratteristiche e nessuno stereotipo. Mi è piaciuta sin da subito»), mentre su grande schermo lo ritroviamo in EO, film di Jerzy Skolimowski in cui recita anche Isabelle Huppert.

«Sono stato fortunato perché l’asino era innamorato di me. Ci guardavamo, ma so che non è stato per tutti così. L’asino è molto intelligente, ma è un animale testardissimo. È stata un’esperienza molto divertente ed è il set più bello dove sono stato finora. Lavorare con Isabelle poi è stata un’emozione unica. Mi ha colpito la sua tecnica. Avevo la sensazione che qualsiasi cosa facesse sapeva come risultava in macchina. Nonostante tutta questa tecnica, era di una naturalezza pazzesca».

E sulle nuove generazioni, Zurzolo chiosa: «Grazie a Netflix, Prime Video e le piattaforme le storie dei giovani hanno una voce e si è creato uno star system di attori della nostra età. Non c’è tanta rivalità».

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Lorenzo Zurzolo
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