Benedetta Porcaroli, il nuovo volto del cinema giovane italiano

24 anni e nel suo curriculum annovera 11 film, 3 serie televisive e 2 film attualmente in produzione: Benedetta Porcaroli è senza dubbio uno dei talenti del cinema italiano più interessanti degli ultimi anni. E pensare che tutto è cominciato per caso, come ha raccontato lei stessa in occasione delle serata ‘Primi passi’ condotta da Franco Montini (giornalista) a Scena.

“La prima volta sul set è stata un incubo! Io andavo a scuola, anche se non ero bravissima, e un giorno incontro quella che poi è divenuta la mia agente che mi chiede se volevo fare un provino di recitazione. Accetto e dopo un mese vado a fare il mio primo provino. Dopo un altro mese mi hanno chiamata e mi hanno detto che mi avevano presa e che mi avrebbero fatto un contratto di lavoro per 4 anni. Dopo circa un altro mese iniziamo le riprese, ma il ragazzo che doveva venire a prendermi sbaglia l’orario: quello che per lui era l’orario di pick-up in realtà era l’orario di inizio riprese. Quindi nel mio primo giorno di set, sono arrivata e tutti mi stavano aspettando. Uno scenario imbarazzante, ma un inizio scoppiettante!”

Il set cui fa riferimento è quello di “Tutto può succedere“, serie tv in cui interpreta Federica Ferraro. Da lì è stato un succedersi di successi e ruoli diversi tra loro da quelli comici a quelli più drammatici. Il primo come protagonista è arrivato con “Tutte le mie notti” di Manfredi Lucibello, dove ha un ruolo molto drammatico intenso e difficile.

“Un film drammatico, con una straordinaria Barbara Bobul’ová; un thriller psicologico che racconta la storia di una baby prostituta e accende una luce su questo tema. Un argomento serio complesso che non è facile da raccontare e a cui non è semplice dare una risposta.”

Tema quello delle baby squillo che è tornata ad affrontare anche nella serie che le ha dato sicuramente una maggiore visibiltà e fama sopratutto tra i giovani, ovvero “Baby”, dove interpretativa Chiara Altieri. La serie era liberamente ispirata allo scandalo delle ‘baby squillo’ dei Parioli del 2013.

Ma affrontare un ruolo come quello di Chiara in cui le viene chiesto di esporsi moltissimo sia emotivamente che fisicamente, non l’ha mai spaventata?

“Si decisamente si. Le ragazze coinvolte in quella particolare vicenda tra l’altro le conoscevo, perché sono cresciuta a Roma Nord e frequentavamo alcuni locali comuni. Sapevo perfettamente chi erano ed è stato difficile per me raccontare quel personaggio e cercare care di restituirle quella sofferenza che aveva, che io non sapevo dove trovare dentro di me. Ho dovuto scavare e immaginare quella situazione.. è stato molto bello come lavoro ma molto impegnativo.”

Tra gli ultimi lavori, c’è un’altro film emotivamente molto forte e impegnativo: “Il Colibrì” di Francesca Archibugi, presentato all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma. Qui Benedetta è una figlia che ha un legame ancestrale e fortissimo con il padre, e che cerca in tutti i modi di spezzarlo.

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